se oggi mi strappassero le vene dalle braccia
non opporrei resistenza
cuore e gola
impigliati
in un devastante stripping
doloroso e liberatorio
ne verrebbero
loro stessi
risucchiati via
eviscerati
per sempre
da questo corpo
avvelenato
dalle convulsioni dell'animo
niente più voglia di volare
niente più forza di lottare
di resistere
abbandonarsi alla spirale
che ti inghiotte e trascina sul fondo
annegati
nella vasca della propria malinconia
in un singhiozzo intrattenibile
ma quante lacrime puo' celare
uno sguardo
umiliato
?
come credere
a quel coltello
?
acuminato
guardandomi dritto negli occhi
l'hai affondato
nel mio ventre
ormai nudo e senza scudo
ma quale mente è
tanto sovraffolata e confusa
da generare tale insensibilità e sadismo
?
oh voi
tempeste del senno furioso
strappatemi via da questo perverso universo
quanto dolore e cattiveria
senza senso
puo' nascondere
l'umano spirito animale
?
fin nel midollo
così ferito
solo e malinconico
mi nascondo
al mondo
prima che la neve si sciolga
ed il fiume trovi
straripando
la sua strada
sugli zigomi
salati
...
dimmi quando finirà questo dolore?
...
quanto a fondo devo ancora scavare
per comprendere
?
un cuore arancia
da spremere sadicamente fino alla morbida polpa
all'ultima goccia
?
eppur
basterebbe
davvero poco:
un pizzico di sorriso
uno spicchio di sole
il dolce fuoco di un abbraccio
l'intenso profumo dell'onda di mare
un morbido e salato lungo bacio
l'aria sferzante della montagna invernale
basterebbe
davvero poco:
la compassione di una carezza
l'amore di uno sguardo
la comprensione di una parola sincera
ingredienti
di umanità
in una reciproca e magica simbiosi di equilibri
tra animo e rispetto
ragione, emozione e sentimento
...
invece
io
non so come aiutarmi
so solo odiarmi
e forse per questo
spesso
incapace totalmente
di parlarti
un urlo murato vivo
rinchiuso nuovamente
nel mio
assordante
struggente
silenzio devastante
impotente e paralizzato
da una barriera invisibile
indistruttibile
...
prima che il silenzio
cementi le labbra
in una fredda grigia e indifferente
muta tristezza
prima che si spenga
la luce vitale negli sguardi
prima che la solitudine
porti alla follia
delle anime perse
vi prego
sorridete a voi stessi e mi sorriderete
non commettete i miei stessi errori
la luce vitale nei vostri sguardi
accenderà la mia
non opporrei resistenza
cuore e gola
impigliati
in un devastante stripping
doloroso e liberatorio
ne verrebbero
loro stessi
risucchiati via
eviscerati
per sempre
da questo corpo
avvelenato
dalle convulsioni dell'animo
niente più voglia di volare
niente più forza di lottare
di resistere
abbandonarsi alla spirale
che ti inghiotte e trascina sul fondo
annegati
nella vasca della propria malinconia
in un singhiozzo intrattenibile
ma quante lacrime puo' celare
uno sguardo
umiliato
?
come credere
a quel coltello
?
acuminato
guardandomi dritto negli occhi
l'hai affondato
nel mio ventre
ormai nudo e senza scudo
ma quale mente è
tanto sovraffolata e confusa
da generare tale insensibilità e sadismo
?
oh voi
tempeste del senno furioso
strappatemi via da questo perverso universo
quanto dolore e cattiveria
senza senso
puo' nascondere
l'umano spirito animale
?
fin nel midollo
così ferito
solo e malinconico
mi nascondo
al mondo
prima che la neve si sciolga
ed il fiume trovi
straripando
la sua strada
sugli zigomi
salati
...
dimmi quando finirà questo dolore?
...
quanto a fondo devo ancora scavare
per comprendere
?
un cuore arancia
da spremere sadicamente fino alla morbida polpa
all'ultima goccia
?
eppur
basterebbe
davvero poco:
un pizzico di sorriso
uno spicchio di sole
il dolce fuoco di un abbraccio
l'intenso profumo dell'onda di mare
un morbido e salato lungo bacio
l'aria sferzante della montagna invernale
basterebbe
davvero poco:
la compassione di una carezza
l'amore di uno sguardo
la comprensione di una parola sincera
ingredienti
di umanità
in una reciproca e magica simbiosi di equilibri
tra animo e rispetto
ragione, emozione e sentimento
...
invece
io
non so come aiutarmi
so solo odiarmi
e forse per questo
spesso
incapace totalmente
di parlarti
un urlo murato vivo
rinchiuso nuovamente
nel mio
assordante
struggente
silenzio devastante
impotente e paralizzato
da una barriera invisibile
indistruttibile
...
prima che il silenzio
cementi le labbra
in una fredda grigia e indifferente
muta tristezza
prima che si spenga
la luce vitale negli sguardi
prima che la solitudine
porti alla follia
delle anime perse
vi prego
sorridete a voi stessi e mi sorriderete
non commettete i miei stessi errori
la luce vitale nei vostri sguardi
accenderà la mia
Nessun commento:
Posta un commento