venerdì 5 febbraio 2010

dimmi quando finirà...

se oggi mi strappassero le vene dalle braccia
non opporrei resistenza

cuore e gola
impigliati
in un devastante stripping
doloroso e liberatorio
ne verrebbero
loro stessi
risucchiati via

eviscerati
per sempre
da questo corpo
avvelenato
dalle convulsioni dell'animo


niente più voglia di volare
niente più forza di lottare
di resistere

abbandonarsi alla spirale
che ti inghiotte e trascina sul fondo

annegati
nella vasca della propria malinconia
in un singhiozzo intrattenibile

ma quante lacrime puo' celare
uno sguardo
umiliato
?

come credere
a quel coltello
?

acuminato

guardandomi dritto negli occhi
l'hai affondato
nel mio ventre
ormai nudo e senza scudo


ma quale mente è
tanto sovraffolata e confusa
da generare tale insensibilità e sadismo
?

oh voi
tempeste del senno furioso
strappatemi via da questo perverso universo

quanto dolore e cattiveria
senza senso
puo' nascondere
l'umano spirito animale
?


fin nel midollo
così ferito
solo e malinconico
mi nascondo
al mondo

prima che la neve si sciolga
ed il fiume trovi
straripando
la sua strada
sugli zigomi
salati

...

dimmi quando finirà questo dolore?

...

quanto a fondo devo ancora scavare
per comprendere
?

un cuore arancia
da spremere sadicamente fino alla morbida polpa

all'ultima goccia
?

eppur
basterebbe
davvero poco:

un pizzico di sorriso
uno spicchio di sole
il dolce fuoco di un abbraccio
l'intenso profumo dell'onda di mare
un morbido e salato lungo bacio
l'aria sferzante della montagna invernale

basterebbe
davvero poco:

la compassione di una carezza
l'amore di uno sguardo
la comprensione di una parola sincera

ingredienti
di umanità
in una reciproca e magica simbiosi di equilibri
tra animo e rispetto

ragione, emozione e sentimento

...

invece
io
non so come aiutarmi
so solo odiarmi
e forse per questo
spesso
incapace totalmente
di parlarti

un urlo murato vivo
rinchiuso nuovamente
nel mio
assordante
struggente
silenzio devastante

impotente e paralizzato
da una barriera invisibile
indistruttibile

...

prima che il silenzio
cementi le labbra
in una fredda grigia e indifferente
muta tristezza


prima che si spenga
la luce vitale negli sguardi


prima che la solitudine
porti alla follia
delle anime perse

vi prego

sorridete a voi stessi e mi sorriderete


non commettete i miei stessi errori

la luce vitale nei vostri sguardi
accenderà la mia

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